giovedì 27 marzo 2014

Diventare onesti con se stessi

"È difficile credere che un uomo dica la verità quando sai bene che al suo posto tu mentiresti."

Henry Louis Mencken


L'ostacolo più grande alla nostra crescita personale risiede dentro di noi.

E' più esattamente il modo secondo il quale pensiamo e che spesso impedisce di diventare ciò che siamo.

Se vuoi davvero fare passi da gigante, devi fare i conti prima o poi con te stesso e in particolare con l'onestà verso te stesso.

Se ti sei mai chiesto chi stai tentando di ingannare con il tuo modo di pensare e il tuo comportamento esteriore e hai concluso che è sbagliato prendere in giro chiunque altro, perché in questo modo prenderesti in giro soprattutto te stesso, allora sei sulla strada buona per raggiungere la totale onestà.

Forse sei già riuscito ad identificare alcune delle difese e falsità che avevi adottato fino a questo momento.

Se è così, il prossimo passo per raggiungere l'onestà verso te stesso non richiede di confessarlo a chiunque, né di sentirti in colpa per quello che hai fatto in passato.

E' necessario semplicemente accettare il fatto che alcune delle tue scelte passate erano fuorvianti, quindi saldare i conti con tali scelte, cercando giorno dopo giorno di sconfiggerle sottoponendole ai tuoi segnali interiori.

Essere onesti con se stessi significa sbarazzarsi della necessità di misurare il proprio valore in base a parametri esterni e di osservare invece se stessi più obiettivamente con l'intenzione di vivere il presente nella maniera che si desidera veramente e non di tentare ad ogni costo "di essere come sei sempre stato".

Essere onesto con te stesso ti costringe a mettere in evidenza le tue forze e debolezze in modo molto più realistico, ti costringe ad identificare le difese che hai eretto contro i segnali interiori e a lavorare per eliminarle dalla tua vita di ogni giorno.


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http://mc2elearning.blogspot.com/2006/11/toward-self-honesty.html

giovedì 20 marzo 2014

Conosci il leader che è in te

"La gestione è fare le cose nel modo giusto; la leadership è fare le cose giuste"

Peter F. Drucker


Conosci il leader che è in te.

Non limitiamoci a gestire, ottimizziamo.

Apprezzi gli altri per quello che sono e li aiuti a trarre il meglio da se stessi?

Il vero leader comprende le esigenze, i desideri e i limiti dei propri collaboratori; scopre i loro valori, le loro convinzioni e le cause alle quali si dedicano.

Il vero leader li aiuta a capire ciò che vogliono e li sostiene per intraprendere il percorso migliore per raggiungere i loro obiettivi.

Il vero leader li incoraggia a sfruttare le loro qualità ed è fermamente convinto che non ci sia occupazione migliore che stimolare un proprio simile a dare il meglio di sé.

I leader più coinvolti illustrano storie che stimolano le massime prestazioni.

Quando i loro uomini conoscono la sconfitta, ricordano loro i successi ottenuti in precedenza.

Parlano delle lotte, dei conflitti, della perseveranza e dei trionfi degli altri.

I migliori leader non hanno bisogno di manipolare gli altri cercando di convincerli a fare ciò che non è nel loro interesse. Li spingono invece ad agire solo nel proprio interesse.

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http://mc2elearning.blogspot.com/2006/11/know-leader-inside-yourself.html

giovedì 13 marzo 2014

Fa' del tuo meglio in ogni situazione

"Nessun uomo può sempre avere ragione. Quindi la lotta è nel fare del proprio meglio, di tenere la testa e la coscienza pulite, di non essere mai sviati da motivi indegni o ragioni illogiche, ma di combattere per scoprire gli elementi di base inerenti, e poi fare il proprio dovere."

Dwight D.Eisenhower


Caro amico, so perfettamente che ci sono alcuni momenti nella vita in cui non è così facile sapere sempre se stai facendo la cosa giusta.

Anche io mi sono trovato tante volte in questa situazione.

Ho dovuto fare una scelta tra due alternative e non sapevo quale fosse la strada da prendere.

Una cosa però ho sempre realizzato: dopo un po' di tempo dal momento della decisione ho sempre saputo se avevo preso quella corretta o meno.

Se sei particolarmente attento e sensibile quanto basta, avrai  capito che tutti siamo dotati in qualche modo di una sorta di sesto senso.

Qualcosa ci avverte se stiamo facendo bene per noi e per il mondo, o se c'è qualcosa che non funziona.

Qualcosa accade, sempre per esempio, un piccolo incidente, un disagio psicologico, e un senso di ansia inspiegabile.

E facile liquidare questi eventi come avversità o come semplici effetti del caso.

Non so che cosa ne pensi, ma io sono fermamente convinto che il caso non esiste.

Esistono leggi che noi semplicemente non comprendiamo.

Qualcuno le chiama leggi della natura, qualcun' altro le chiama leggi divine, altri ancora le chiamano legge dei grandi numeri o probabilità.

I saggi di ogni cultura e di ogni tempo hanno sempre insegnato che l'uomo possiede un potere chiamato libero arbitrio, ma allo stesso tempo è soggetto a particolari leggi universali.

Alla fine sai che cosa conta davvero?

Fare davvero del proprio meglio, ma farlo davvero.

Ho sempre cercato di fare del mio meglio senza preoccuparmi troppo di quello che gli altri potessero pensare.

Non rinunciare ai tuoi desideri, se questi sono in armonia con l'universo e se senti profondamente che sono giusti, vai avanti e segui la tua strada con decisione.

"Fortuna Audacia Iuvat" (la fortuna aiuta gli audaci) , dicevano gli antichi romani, e avevano ragione.

Allora stai sereno, vivi la tua vita, rispetta te stesso, rispetta gli altri e anche la Natura e poi fai sempre del tuo meglio!

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http://mc2elearning.blogspot.com/2006/11/do-your-best-in-every-situation.html

giovedì 6 marzo 2014

Chi ritieni responsabile delle tue esperienze?

"Prima o poi un uomo scopre di essere il giardiniere della sua anima, colui che dirige la propria vita."

James Allen


Ti stai prendendo la piena responsabilità per quello che è la tua vita o dai la colpa agli altri?

Credi nel tuo diritto di assumere la piena responsabilità di creare il tuo futuro?

Forse fin da quando eri un bambino qualcuno ha inculcato in te la convinzione che il tuo dovere era prima di tutto quello di pensare gli altri e che invece i tuoi obiettivi e desideri erano secondari.

Per questo motivo ti sentivi egoista quando pensavi in primo luogo a te stesso?

Forse credi di poter essere felice solo se sei innamorato di qualcuno/a.

Non c'è nulla di male ad essere innamorati; personalmente ho vissuto in passato diverse relazioni romantiche e sentimentali, ma mentre le vivevo mi sentivo terribilmente dipendente dalle donne che ho amato.

Se fai dipendere la tua felicità dagli altri, stai dando loro il potere di crearti o distruggerti.

Molti divorziati (tra cui anche me stesso, lo ammetto) si sono ribellati a questo tipo di condizionamento.

Alcune persone si considerano vittime della loro vita.

Essi sono convinti che tutto ciò che accade loro è fuori dal loro controllo.

Fino a quando non ti sentirai responsabile al 100 per cento della tua vita e delle tue esperienze, nel bene e nel male, non riuscirai a muovere un singolo passo.

Questo è il primo e più difficile ostacolo da superare nel tuo percorso di crescita personale e di auto-apprendimento.


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