giovedì 26 dicembre 2013

La carriera ideale è realizzare te stesso!

"Il miglior consiglio sulla carriera da dare ai giovani è: "Scoprite cosa vi piace di più fare nella vita, poi trovate qualcuno che vi paghi per farlo".

Katherine Whitehorn

Caro amico, probabilmente non crederai a quanto sto per dirti, anche se ciò ha a che fare con la verità più grande da me scoperta durante la mia carriera.

Suppongo che tu sia abbastanza giovane e che sia interessato a ricevere qualche consiglio su cose come il lavoro e la carriera.

Tutti ti hanno sempre detto che ogni persona rispettabile deve avere un ruolo appropriato nella società, quindi un lavoro dignitoso, una famiglia, e così via, giusto?

Non c'è niente di sbagliato in tutto questo, sono assolutamente d'accordo.

Tuttavia, cosa succede quando termini gli studi?

E' come risvegliarsi da un lungo sonno: improvvisamente ti accorgi che la vita è un enorme arena, in cui è necessario competere, correre e gareggiare più degli altri, essere il più furbo, giusto?

Sarà probabilmente il tuo turno salire tra i ranghi, perciò se farai del tuo meglio e rispetterai i tuoi superiori forse ti sarà concesso avanzare di grado.

Ma sfortunatamente le cose non sono mai così facili, ti sei sempre chiesto, perché?

Pensi che la colpa sia del mondo nel quale viviamo, della società, dei politici, delle nazioni?

Il fatto che la vita sia dura per tutti non è un problema di colpe, né di fortuna o sfortuna, è solo un problema di come vedi te stesso.

Sto parlando con te per diretta esperienza e perché l'ho vissuta in prima persona.

Ci sono state certamente persone che mi hanno aiutato, come mio padre, così come tanti altri mi hanno ostacolato, ma a me non interessavano né i favori né gli ostacoli.

A me interessava solamente rimanere libero di fare le mie esperienze e di andare avanti per la mia strada.

Quello che realmente mi interessava era continuare a fare qualcosa nel quale sarei stato libero da orari e direttive, in altre parole lavorare in proprio e non avere mai un capo sopra di me.

Inoltre la mia disciplina e la mia etica mi imposero di non cercare né ricevere favori da nessuno, incluso l'obbligo di farli nell'aspettativa di riceverne.

Nel frattempo ero interessato ad imparare il più possibile da ogni mia esperienza, anche a costo di subire perdite finanziarie.

Dovevo farlo ad ogni costo. Ti chiederai, perché? Forse ho avuto problemi di autostima durante la mia infanzia ma adesso ciò non importa: nell'apprendere ed imparare ho cercato continuamente le energie e la motivazione dentro me stesso.

La cosa più importante che ho imparato è che c'è un enorme potenziale all'interno di ognuno di noi, una forza misteriosa, una incredibile riserva di creatività, di energia e di intelligenza.

Gli altri sono soltanto uno specchio: il problema è che tu non lo sai. Puoi solo sperimentarlo.

Nel 1995 fui candidato come free-lance da una società di consulenza direzionale per assumere un incarico di grande responsabilità nell'ambito di un grosso progetto di consulenza e formazione, ma ero il più giovane del team e c'erano alcuni colleghi più anziani e più esperti di me nella mia area (finanza e controllo).

Vuoi sapere come ricevetti l'incarico? (Si trattava di circa 18.000 euro per 17 giorni di lavoro, non male!)

Dimostrando al responsabile di progetto (il decisore) allo stesso tempo 2 cose.

La prima era che se anche non mi avessero dato l'incarico avrei continuato a vivere ugualmente e che sarebbero stati loro a perdere l'opportunità di fare una bella figura con il cliente.

La seconda era che mi sentivo assolutamente sicuro di me stesso e di essere in grado di gestire quel progetto.

Nel 1995 praticai alcune discipline mentali come lo Yoga e la Meditazione, le tecniche di Rebirthing e quella del "Lavoro allo specchio" di Louise Hay.

I risultati sono stati impressionanti e superiori ad ogni ottimistica previsione.

Da considerare che non avevo mai condotto in precedenza incarichi simili e che il cliente era un grande gruppo industriale italiano.

Inoltre non provenivo dal loro campo.

I mie colleghi avevano sulle spalle una carriera di dirigenti aziendali, mentre Io ero un semplice consulente nelle aree del diritto del lavoro e delle buste paga.

Le mie precedenti esperienze nel campo della formazione erano limitate a piccoli interventi per conto di enti regionali di formazione e rivolti a  giovani studenti, non a dirigenti e quadri aziendali.

Certo, avevo un MBA (diploma post universitario in gestione d'impresa) ma nessuna esperienza come formatore aziendale in grosse aziende.

Alla fine del progetto di formazione di cui ero l'unico docente e responsabile, tenutosi in un hotel della riviera romagnola e alla quale parteciparono ben 117 quadri e dirigenti, furono tutti entusiasti e dai questionari valutativi di fine corso emerse un giudizio praticamente plebiscitario riguardo alla mia performance.

La persona responsabile per la società di consulenza (il responsabile di progetto e consulente anziano) inizialmente scettico, fu costretto a cambiare la sua opinione su di me e il cliente fu assolutamente soddisfatto del progetto, che andò quindi a buon fine.

Da allora compresi che non esistono nè situazioni favorevoli nè situazioni difficili, esistono solo Tu ed il tuo specchio.

Se riesci a convincere lo specchio (il tuo inconscio) che sei in grado di fare quel lavoro e che te lo meriti, nessuno e dico nessuno a questo mondo potrà mai fermarti!




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http://mc2elearning.blogspot.com/2006/10/ideal-career-is-to-become-you.html

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