giovedì 26 giugno 2014

Non considerarti mai inferiore a nessuno

"Noi siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che noi siamo viene dai nostri pensieri. Con i nostri pensieri costruiamo il mondo."

Gautama Buddha


Se sei davvero intenzionato ad agire da oggi in poi, partendo da una posizione di forza, prima di tutto smetti di considerarti  inferiore agli altri sul piano della naturale dignità della persona umana.

E soprattutto non permettere mai agli altri di guardarti dall'alto in basso.

Dopo tutto si sa che le persone che "sono davvero di valore" trattano i loro simili senza fare distinzioni di titoli o status sociali, con quella gentilezza che si definisce "umanità".

Ricordati che le «persone importanti» con le quali potresti trovarti a che fare, come funzionari di banca, avvocati, medici o chi vuoi tu, i quali probabilmente si considerano "molti gradini più in alto" di te, sono solo le tue controparti in una relazione professionale o d'affari e che come tu hai bisogno di loro, anche loro hanno bisogno di te.

Una relazione professionale o di affari in cui siete entrambi parti contraenti viene anche stabilita con i funzionari pubblici ai quali ti rivolgi per aprire una pratica.

Loro non ti stanno facendo un "favore" a titolo gratuito, anche se spesso sembrano occuparsi solo di te.

Dovresti essere consapevole che sei proprio tu che li mantieni indirettamente con le tasse.

Inoltre, cerca di evitare quell'atteggiamento da "Oh! Povero Me" perché in questo modo implicitamente consenti loro di guardarti dall'alto in basso, anche se essi non sono consapevoli di questo.

Il tuo atteggiamento quotidiano e il modo in cui consideri te stesso è molto più importante di quanto avevi mai pensato!


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giovedì 19 giugno 2014

Le persone sono più importanti delle cose

"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore"

Albert Einstein


A volte è inevitabile sottolineare con forza il concetto che le persone valgono infinitamente di più delle cose.

Se tu fossi per caso tra coloro che attribuiscono una maggiore importanza all'acquisizione di beni materiali piuttosto che ad una vita vissuta umanamente, ti sentiresti schiavo e quindi vittima delle cose,  del danaro, o di quello che in genere ti accade.

La gente guidata dalla preferenza verso il possesso trova molte difficoltà nei rapporti con i loro simili.

Non sanno come parlare «con» gli altri; parlano «agli altri», danno loro ordini cercando di controllarli e manipolarli, in una parola, asservirli ai propri obiettivi.

Ma il fatto è che le persone che cercano di trasformare gli altri nei propri schiavi sul piano emotivo danno fastidio a molti, i quali preferiscono tenersi lontano dal potenziale sfruttatore.

Lo sfruttatore quindi si rende conto di essere controllato dalle sue vittime e di conseguenza si orienta verso il possesso delle cose, così  finisce con il chiudersi in un circolo vizioso da cui non è più in grado di uscire.

Ma le cose sono sterili, incapaci di sentimenti.

Egli non riesce a stabilire con loro un rapporto di comprensione e di reciproco affetto e tutto ciò che attinge al desiderio frenetico di assicurarseli lo riduce alla solitudine e alla frustrazione.

Ciò che conta veramente nel mondo sono gli esseri umani e tutto ciò che è vivo.

Se ti rendi conto di sacrificare la tua vita di relazione al perseguimento della ricchezza materiale, del denaro, del prestigio, chiediti che cosa ne ricaverai in ultima analisi.

Se non avessi più nessuno da amare e dal quale essere amato, finiresti con il perdere ogni gusto per la vita e tutti i beni accumulati con tanta furia verrebbero svuotati anche di ogni valore ai tuoi occhi.

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giovedì 12 giugno 2014

Impara a muoverti tra le difficoltà

"Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità."

Albert Einstein


Il test più veritiero che ti confermerà se sei in grado di affrontare creativamente qualsiasi circostanza non lo troverai certo nel normale svolgimento della tua vita quotidiana, ma al contrario, ogni volta che dovrai affrontare alcune difficoltà impreviste.

Spesso ti sembra più conveniente e più facile alzare bandiera bianca e arrenderti a te stesso, ma in realtà la resa è sempre un comportamento autodistruttivo, perché diventi vittima della delusione e dell'amarezza che essa porta con sé.

Chi rifiuta di accettare passivamente la cosiddetta "disgrazia", non solo ne supererà meglio i contraccolpi, ma spesso riuscirà a ricavare qualcosa di buono da ciò che sembrava un male irreparabile.

In tali casi, la chiave di volta del tuo atteggiamento dovrà essere la prontezza a realizzare i vantaggi ricavabili dalla circostanza, per quanto nefasta essa ti appaia, e la capacità di rimboccarti le maniche per sfruttarne gli aspetti favorevoli.

Quando eravamo bambini nessuno di noi sospettava, neanche alla lontana, che la vita potesse rivelarsi un gioco dalle carte mischiate male e che proprio per questo ci avrebbe poi consentito di affrontarne le difficoltà e scoprirne il rovescio buono della medaglia.

Una improvvisa nevicata ci mandava a monte un progetto al quale tenevamo così tanto?

Superata la prima delusione, trovammo il modo di sfruttare la situazione per divertirci a fare pupazzi di neve, lasciandoci coinvolgere in una battaglia a palle di neve con i compagni e probabilmente ci godemmo il dono inatteso di una giornata di vacanza.

Non trovavamo il tempo di percepire la difficoltà perché eravamo in grado di vivere creativamente ogni momento della nostra vita.

Allo stesso modo sapevamo come trasformare il grigiore di un'aula scolastica durante la più noiosa delle lezioni in un luogo tollerabile nel quale escogitare distrazioni estemporanee e di trovare anche motivo di divertimento nelle cose più disparate, perché noi possedevamo la naturale propensione a vivere creativamente, o meglio a far lavorare la fantasia in tutte le circostanze.

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giovedì 5 giugno 2014

L'importanza di vivere in modo creativo

"La variabile cruciale nel processo di trasformazione della conoscenza in valore è la creatività."

John Kao


Cosa significa vivere in modo creativo?

Non mi riferisco ad un particolare campo artistico o alla capacità di portare nuovi contributi in qualche settore culturale.

Nel nostro contesto la creatività non ha nulla a che fare con la musica, la letteratura, le arti figurative, con le scienze o con altre discipline.

Essa indica semplicemente la capacità potenziale insita in ogni essere umano di sviluppare qualsiasi lavoro e di vivere davvero ogni situazione.

Vivere creativamente significa non avere alcuna necessità di seguire schemi rigidamente prefabbricati e di fare affidamento su se stessi piuttosto che seguire le istruzioni di un manuale o di rivolgersi agli altri.

La persona determinata è convinta di raggiungere la meta e non di diventare vittima di qualcosa o di qualcuno.

Lui / Lei agisce sempre in proprio, in ogni circostanza, cercando di trarre la parte migliore possibile da ogni data situazione nella vita.

Vivere in modo creativo significa guardarsi intorno, in qualsiasi ambiente ci si trovi, e chiedersi: "In che modo potrei trarre un'esperienza positiva da questo?"

Cosa potrei dire, fare, pensare o provare in modo da ricavarne un insegnamento e arricchirmi interiormente?

E questo dovrà diventare anche la tua attitudine permanente, ne hai abbastanza di tollerare ogni cosa come un soggetto passivo e depresso.


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