giovedì 9 gennaio 2014

Come superare la dicotomia Maturo / Infantile

"Il ritmo al quale una persona può maturare è direttamente proporzionale all'imbarazzo che riesce a tollerare."

Douglas Engelbart


Spesso tra gli adolescenti si sentono ripetere queste frasi: "Quand'è che crescerai! Sei sempre un bambino. Ma perché ti comporti come un bambino?"

Questa dicotomia si usa quasi esclusivamente per insultare gli altri e non è praticamente mai usata da coloro che hanno una vera fiducia in se stessi, che sanno di essere capaci di pensare per conto proprio.

In effetti, nella nostra cultura viene particolarmente usata dagli adolescenti quando vogliono mortificare altri adolescenti.

A scuola le ragazze si considerano più mature e giudicano i ragazzi "maturi" o "infantili".

Queste ragazze sono quelle che si impiastricciano la faccia, indossano reggiseni imbottiti e smettono di giocare.

Per parecchi anni non sanno far altro che dare giudizi sulla "maturità" della gente.

Il peggior insulto che si può ricevere è quello di essere "immaturi".

E chi sono quelli che loro (le ragazze) considerano "maturi"?

I migliori lottatori, i più grossi, i più alti, i più bulli, i più assolutisti e, insomma, i ragazzi più superficialmente "maturi".

Allo stesso modo i ragazzi che si danno più arie da "maschi", quelli che sono i primi a sopraffare i più deboli fisicamente per dimostrare che sono dei "granduomini", giudicano "più mature" proprio le ragazze che si truccano più pesantemente e che si comportano con i loro "uomini" nella maniera più superficiale.

Chiunque può avere una idea immatura su ciò che in realtà è la maturità umana, soprattutto se non si è mai soffermato a pensare che cosa possa essere la "maturità" intesa in senso più alto.

Secondo me il primo vero passo verso la maturità, consiste nel riconoscere che nessuno è mai completamente bambino o completamente adulto e che sarebbe una cosa ben triste se qualcuno lo fosse.

Quello che si comporta in modo capriccioso, o sciocco, da "immaturo" in qualche occasione è anche in grado di reagire in maniera seria e "responsabile" in circostanze appropriate.

L'adulto che è controllato, organizzato, ordinato e completo sul lavoro, potrebbe essere anche capace di lasciarsi andare, comportarsi da buffone, cioè fare il "bambino" in determinate circostanze.

Il fatto che qualcuno sia portato a incoraggiare gli altri ad agire secondo rigidi comportamenti arbitrariamente definiti "maturi", non prova altro se non la presenza di un pensiero dicotomizzato.

Questo pensiero dicotomizzato ignora il fenomeno olistico di ognuno di noi originalmente e sempre un po' bambino e un po' adulto, un po' maturo e un po' immaturo, finché ci sarà vita.

Attenersi ad un comportamento detto "di maturità" rappresenta una seria limitazione.

In questo modo non potrete provare nuove ed eccitanti esperienze e, più importante, non vi chiederete più che cosa sia in realtà la crescita umana.

Non vedrete la sua natura senza fine, non sarete in grado di espandere e revisionare costantemente la vostra filosofia per decidere che tipo di persona voi volete essere ed alla fine smetterete di crescere.

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http://mc2elearning.blogspot.com/2006/10/how-to-overcome-maturity-vs-childish.html

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